L’INIZIATIVA
FAI LA PRIMA MOSSA. CURA LE TUE OSSA.
attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze vuole riportare alta l’attenzione sul tema delle fratture da fragilità, proporre soluzioni concrete per una migliore gestione dell’osteoporosi e del paziente vittima di frattura, sottolineare l’importanza dell’appropriatezza e della persistenza terapeutica.
APPROFONDISCI
Scarica gratuitamente il materiale informativo relativo alla campagna di sensibilizzazione sull’Osteoporosi.
Scarica
LE ETA’ DELLA PREVENZIONE
Una recente ricerca del Censis (Ricominciare da 50. Libro bianco sulla menopausa), realizzata sulle donne italiane, ha evidenziato come nelle donne ci sia consapevolezza del problema dell’osteoporosi e che, dopo la menopausa circa l’87%, la percepisce come un rischio reale ed importante. Tuttavia, da questa ricerca emergono alcuni dati che indicano la necessità di un maggiore impegno in tema di prevenzione. La prevenzione della fragilità ossea e delle fratture correlate è infatti un processo che coinvolge tutte l’età della donna, non solo la menopausa, momento in cui la caduta fisiologica degli estrogeni comporta perdite accelerate di calcio e riduzione della massa ossea, aumentando il rischio di osteoporosi.

IL DIARIO DELLA TERAPIA
Ti capita spesso di dimenticare di assumere i farmaci? Non sei solo! Si stima che dopo un anno, solo il 50% dei pazienti segue le cure prescritte. Tuttavia, assumere la terapia nelle modalità indicate dal medico è fondamentale per tenere sotto controllo la fragilità ossea e per non compromettere l’efficacia del trattamento.
DOPO UNA FRATTURA POSSO FARE ATTIVITA’ FISICA?
Dott.ssa Rossella Costantino
IL SOLE FA BENE ALLE OSSA
La Vitamina D è fondamentale per la salute delle ossa perché ottimizza l’assorbimento intestinale del calcio favorendo la calcificazione delle ossa. Naturalmente si assume tramite l’alimentazione e attraverso l’esposizione solare. La vitamina D è presente in piccole quantità in alcuni alimenti: funghi, pesce spada, tonno e salmone, latte e derivati, uova, fegato e verdure verdi. L’unica eccezione è data dall’olio di fegato di merluzzo che ne è estremamente ricco. La vitamina D, invece, viene in grande parte accumulata dal nostro organismo attraverso l’esposizione ai raggi solari tramite la pelle e va integrata solo in situazioni particolari. I cambiamenti degli stili di vita ci hanno però portato ad esporci sempre meno ai raggi solari: trascorriamo sempre più tempo in luoghi chiusi (casa, ufficio, auto) e utilizziamo creme solari protettive. Inoltre la capacità di sintetizzare vitamina D è strettamente legata all’età, tendendo a diminuire con l’avanzare degli anni.

Cosa fare?
Alcuni studi hanno rilevato che un’esposizione di 15-30 minuti tra le 10.00 e le 15.00, 2 volte a settimana, su viso/braccia/gambe, senza protezione solare, può essere sufficiente per un’adeguata sintesi di vitamina D. Ovviamente, l’esposizione al sole è influenzata da diversi fattori e va controbilanciata con l’effetto dannoso dei raggi ultravioletti sulla pelle, soprattutto a certe latitudini e su certe carnagioni. Alle nostre latitudini, per sintetizzare la quantità di vitamina D necessaria, bisogna esporsi durante l’estate ai raggi solari per 15 minuti al giorno se si ha la pelle chiara, o 30 minuti se si ha la pelle scura. Nel periodo invernale la sintesi cutanea è trascurabile. In alcune situazioni (crescita dei bambini, gravidanza, allattamento, patologie concomitanti come celiachia che possono ridurre l’assorbimento di vitamina d, osteoporosi), è necessario ricorrere alla supplementazione di Vitamina D, dietro prescrizione medica.
LE ETA’ DELLA PREVENZIONE
Una recente ricerca del Censis (Ricominciare da 50. Libro bianco sulla menopausa), realizzata sulle donne italiane, ha evidenziato come nelle donne ci sia consapevolezza del problema dell’osteoporosi e che, dopo la menopausa circa l’87%, la percepisce come un rischio reale ed importante. Tuttavia, da questa ricerca emergono alcuni dati che indicano la necessità di un maggiore impegno in tema di prevenzione. La prevenzione della fragilità ossea e delle fratture correlate è infatti un processo che coinvolge tutte l’età della donna, non solo la menopausa, momento in cui la caduta fisiologica degli estrogeni comporta perdite accelerate di calcio e riduzione della massa ossea, aumentando il rischio di osteoporosi.
I canoni estetici di oggi, basati sulla ricerca di un’eccessiva magrezza, portando donne giovani e meno giovani a perdite di peso eccessive, diete incongrue ed ipostrogenismo, rappresentano un potenziale pericolo per la salute ossea: l’anoressia nervosa o diete ricche di fibre e povere di calcio e proteine animali, ad esempio, sono incongrue con il raggiungimento ed il mantenimento di una adeguata densità ossea. Il tessuto osseo che costituisce lo scheletro è infatti sottoposto a un continuo processo di rimodellamento in cui si alternano, bilanciandosi, meccanismi di formazione e di riassorbimento. Questo bilancio varia a seconda delle diverse fasi della vita: nell’infanzia prevalgono i primi, in età avanzata i secondi. Per preservare al meglio la struttura e la funzionalità scheletrica, è necessario quindi adottare fin da subito un corretto stile di vita: regime dietetico sano, equilibrato, variato e bilanciato; attività fisica regolare; ridurre assunzione di alcolici e astensione dal fumo.
IL DIARIO DELLA TERAPIA
Ti capita spesso di dimenticare di assumere i farmaci? Non sei solo! Si stima che dopo un anno, solo il 50% dei pazienti segue le cure prescritte. Tuttavia, assumere la terapia nelle modalità indicate dal medico è fondamentale per tenere sotto controllo la fragilità ossea e per non compromettere l’efficacia del trattamento.
Uno strumento, semplice ma concreto, che ti può aiutare a tenere traccia sia dei farmaci che assumi che dell’esercizio fisico che fai durante il giorno è il Diario della Terapia: un calendario settimanale in cui potrai indicare con precisione e per ogni farmaco il giorno di assunzione e la dose indicata, l’attività fisica che hai fatto oltre ad eventuali tue annotazioni o commenti. Portalo dal medico in occasione delle visite di controllo, sarà utile anche a lui per trarre spunti importanti!